Storia e patrimonio culturale
Palazzo Ghio, già Banco Ghio, è stato per Chiavari, negli ultimi due secoli, un elemento d'indubbia rilevanza. Dalla fine del Settecento, con l'arrivo in città di Martino Ghio, sino al 1969 con la cessione di gran parte delle attività del Banco Ghio al San Paolo di Torino.
Palazzo Ghio è un punto di interesse locale per gli amanti dell'arte e della storia familiare, locale, nazionale ed internazionale che lo descrive.
Esplora Palazzo Ghio
Immergiti nell'arte e nella storia di Palazzo Ghio.
Le sue mura raccontano storie di nobili dinastie e di epoche passate, creando un legame indelebile tra il presente e il passato. Ogni dettaglio architettonico, dall' elegante portale alle fini decorazioni, è un'ode alla maestria artigianale dei maestri del tempo.
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La Storia
La famiglia Ghio originaria di Prato Sopra la Croce, frazione di Borzonasca, si stabilì a Chiavari nel 1780. Nel 1750, Giobatta Ghio si dedicò al trasporto di merci, come il sale, attraverso le valli per raggiungere Bobbio e Piacenza. Suo figlio Martino, nel 1780, trasferì la famiglia a Chiavari per facilitare il commercio con il circondario e Genova. Martino aprì un negozio in Via Entella nel Capoborgo, occupandosi di acquisto e vendita di merci. Il successo di Martino fu attribuito alle sue capacità d'iniziativa, e nel 1790, dopo l'apertura di una Cassa di Cambio in Via Entella, acquisì Palazzo Carlo Agrifoglio nel 1790. Da quell'anno, Palazzo Ghio divenne la sede del Banco Ghio e successivamente anche del Consolato del Perù.
chiavari
Chiavari è una città ligure ricca di storia e di fascino, situata tra il mare e le colline del Tigullio. Fondata nel XII secolo come presidio genovese, Chiavari ha conosciuto momenti di splendore e di conflitto, ospitando personaggi illustri come Napoleone Bonaparte, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi. Chiavari conserva ancora oggi il suo antico centro storico, caratterizzato da eleganti palazzi, chiese e portici.
La famiglia Ghio
La famiglia Ghio originaria di Prato Sopra la Croce, frazione di Borzonasca, si stabilì a Chiavari nel 1780. Nel 1750, Giobatta Ghio si dedicò al trasporto di merci, come il sale, attraverso le valli per raggiungere Bobbio e Piacenza. Suo figlio Martino, nel 1780, trasferì la famiglia a Chiavari per facilitare il commercio con il circondario e Genova. Martino aprì un negozio in Via Entella nel Capoborgo, occupandosi di acquisto e vendita di merci. Il successo di Martino fu attribuito alle sue capacità d'iniziativa, e nel 1790, dopo l'apertura di una Cassa di Cambio in Via Entella, acquisì Palazzo Carlo Agrifoglio nel 1790. Da quell'anno, Palazzo Ghio divenne la sede del Banco Ghio e successivamente anche del Consolato del Perù.